Prendi il tuo libro e spegni la luce sul comodino: arriva “Letti di notte”

Libri che ti tengono sveglio fino alle prime luci dell’alba. Pagine e pagine di storie che si intrecciano, di personaggi che scompaiono in circostanze misteriose, di investigatori che indagano, di amanti che si inseguono. La notte è dei lettori. E non solo nella mente di chi nel letto tiene la lampadina sul comodino accesa fino a che la sveglia segna le quattro. Per una volta all’anno, la notte è dei lettori, anche nella realtà.

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Dimmi dove sei e ti dirò cosa leggere

250 romanzi in una sola città. Letteralmente. Titoli incastrati l’uno con l’altro in una mappa che diventa opera d’arte. L’artista grafico Dex ci ha provato e ci è riuscito. La cartina letteraria di Londra è stata pubblicata sul sito dell’Indipendent nel settembre del 2014. Non più streets, squares e roads, ma lettere bianche di varie dimensioni e caratteri che compongono familiari personaggi e romanzi: Sherlock Holmes, Harry Potter, Mary Poppins, Scrooge sono quelli che saltano all’occhio. Ma se si va un po’ più vicino si scorge anche David Copperfield sulla riva del Tamigi, in compagnia di Moll Flanders; Bridget Jones che scrive il suo diario un po’ più a sud vicino al circolo Pickwick; e a nord? Dottor Jekyll e Mr. Hyde ed Eliza Doolittle.

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Londra non è l’unica capitale ad essere stata ricomposta in chiave letteraria. Esiste anche la mappa di San Pietroburgo, la “città delle parole.” E proprio le parole, e non i titoli, dei romanzi sono stati utilizzati per ricreare la mappa. La “Venezia del nord”, “vento”, “persone”, “gentleman”. Qui non si ricrea una guida alla lettura, ma la profonda anima dell’interpretazione che gli scrittori russi hanno dato alla metropoli del Palazzo d’inverno.

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E la lente d’ingrandimento si allarga. Perché limitarsi a una città quando si può descrivere la letteratura di un paese intero? L’Inghilterra ha tanto da offrire: secoli di libri che hanno raccontato una società in continuo mutamento. Dal romanticismo di Jane Austen e delle sorelle Brontë al realismo di Thomas Hardy, passando dal fantasy ermetico di Lewis e Tolkien.

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Oltreoceano hanno provato a imitare l’esempio dei fratelli anglosassoni d’Europa. Le mappe sono più di una: chi ci ha messo di tutto, chi ha deciso di citare solo i tomi che hanno fatto la storia. L’America è immensa, ma la sua storia letteraria è breve. Ma un continente si riempie in fretta se ci sono contributi d’eccezione. In una solo gli scrittori, nell’altra anche i titoli. Punti di vista diversi ma con lo stesso obiettivo: un tributo alla letteratura e una guida itinerante per gli appassionati che vogliono stare un po’ con il naso sui libri e un po’ con gli occhi all’insù, a guardare il mondo.

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E’ tempo di leggere, sempre. Su Instagram le foto di Jacub, che viaggia per il mondo con i libri

In metropolitana, su una panchina al parco, ma non solo. Vanno bene anche i bancali del supermercato, il marciapiede di una piazza, le guglie del Duomo di Milano. Il messaggio che Jacub Pavlovsky – un ragazzo cecoslovacco – vuole lanciare sul suo profilo Instagra “Book’s calling” è piuttosto chiaro. Le immagini parlano da sole: qualunque luogo è adatto per aprire un libro e iniziare a leggerlo. L’iniziativa è nata nel luglio 2014. Da allora decine di foto hanno raccontato il viaggio letterario di Jacub. Gli e-reader sono banditi. Per lui la storia va raccontata ancora sulle pagine di carta. Che importa un po’ di peso in più in valigia? Il mondo è più bello se girato con in mano un libro. E i suoi 3.300 seguaci probabilmente la pensano come lui.

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